La Mindfulness e le sue applicazioni

Mindfulness
e Bambini

Mindfulness nelle Relazioni d’Aiuto

Mindfulness nei Contesti di lavoro 

Mindfulness nella Clinica

Mindfulness e Bambini

Cosa dice la scienza

Per cominciare vi consigliamo un interessante articolo scientifico sul perché è utile la Mindfulness nelle donne in gravidanza.

https://centerhealthyminds.org/assets/files-publications/DuncanBenefitsofPreparing.pdf

Come possiamo preparare e sostenere i bambini a coltivare il benessere?

Un numero crescente di prove evidenzia l’importanza della regolazione delle emozioni nelle prime fasi della vita per sane abilità sociali e decisionali nel corso della vita.

Sappiamo che il cervello cambia durante tutta la vita, ma ci sono periodi di sviluppo sensibili quando il cervello è più flessibile – tra la nascita e i 2 anni, tra i 4 ei 6 anni di età e intorno alla pubertà. Queste sono aree in cui i nostri ricercatori sono particolarmente interessati a influenzare per promuovere il benessere nei bambini e in tutta l’età adulta.

Ci impegniamo ad apprendere i modi migliori per promuovere il benessere di madri in attesa, neonati, bambini e famiglie attraverso i risultati della ricerca su come si sviluppa il cervello nei mesi successivi alla nascita e nei primi anni di vita.

La Mindfulness è una pratica che insegna a prestare attenzione agli eventi interni ed esterni del momento presente con atteggiamento non giudicante. Tale pratica risulta particolarmente utile nei bambini, in quanto può accrescerne l’attenzione, la concentrazione, migliorarne la memoria, l’autoregolazione, la stabilità emotiva, le relazioni interpersonali e la resilienza.

Il protocollo MBCT-C è stato “manualizzato” sulla base di buoni risultati ottenuti da Semple nella riduzione dell’ansia. È un protocollo sviluppato per bambini di 9-13 anni, per aumentare la resilienza sia a livello emozionale (gestire ansia e stress) che sociale (assumere comportamenti adeguati nelle interazioni con i pari).

I protocolli di mindfulness per gli adulti utilizzano, fondamentalmente, tre modalità di meditazione di consapevolezza (body scan, pratica sul respiro, mindful yoga), mentre, per i bambini, viene prevista una maggiore varietà di esercizi sensoriali (visivi, uditivi, tattili, olfattive, gustative, cinestesici), per rendere il metodo più concreto e semplice. Le interazioni di gruppo, per gli adulti, consistono in larga parte in descrizioni e scambi verbali, mentre le interazioni di gruppo per i bambini possono includere giochi, e, in generale, è opportuno proporre più attività in movimento; gli esercizi di consapevolezza sono più brevi e più vari nel corso di ciascuna sessione, in cui si alternano osservazioni multi sensoriali, brevi meditazioni sul respiro, body scan, movimenti, visualizzazioni, disegno, scrittura. Per il bambino, infatti, rispetto al modo di fare esperienza adulto, c’è un minore investimento logico verbale, prevalendo una modalità concreta.

Come è naturale, ciò potrà essere insegnato da adulti che a loro volta siano in grado di dare ai bambini tutta l’attenzione che serve, senza fretta e senza distrazioni. In parole semplici, potemmo dire che se, come adulti, sappiamo liberarci noi per primi dallo stress, prendendoci il tempo che ci occorre per essere pienamente presenti a noi stessi, poi, possiamo aiutare i bambini e i ragazzi ad appropriarsi serenamente del loro tempo, prendendosi il gusto di vivere fino in fondo la bellezza dell’infanzia.

Perché vogliamo fare mindfulness con i bambini

I vantaggi della formazione alla consapevolezza per i bambini sono molti: meno ansia, più attenzione, più intelligenza emotiva. Le competenze sociali ed emotive che essa aiuta a far fiorire li porteranno a essere più in grado di capirsi, ascoltarsi, comunicare, essere più gentili con sé stessi e con gli altri. I bambini possono apprendere tutto ciò con una naturalezza sorprendente. Saranno loro, ben presto, a mostrare a noi la bellezza semplice dell’esplorare la vita con uno sguardo privo di preconcetti, alla scoperta delle qualità uniche e irripetibili di ogni istante.

Un campo promettente di uso della Mindfulness con i bambini è quello relativo ai DSA – (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) dove un lavoro d’equipe che includa anche pratiche Mindfulness può favorire i livelli di attenzione e di concentrazione dei bambini nello svolgimento delle attività richieste. Inoltre, si può insegnare al bambino a gestire meglio le emozioni legate al “sentirsi diverso” nel gruppo classe o amicale.

Mindfulness e Organizzazione

La Mindfulness in Azienda, trova una delle sue ragion d’essere all’interno dei più ampi processi di welfare aziendale.

Cos’è

La Mindfulness è una pratica che consente alle persone che partecipano con costanza ed intenzione di ampliare lo sguardo sulla propria vita divenendo più consapevoli dei meccanismi mentali che si attivano in situazione di stress. Se il dipendente è più consapevole delle proprie tensioni, difficoltà, punti di fragilità, allora può più facilmente acquisire abilità e/o strumenti per affrontarle, trasformarle e renderle più efficaci, sia sul piano della relazione, sia sul piano dei processi operativi.

Questo significa che, indipendentemente dal ruolo ricoperto in azienda, che si tratti di un Operaio o di un Responsabile di Funzione, la Mindfulness consente un aumento della capacità di concentrazione e di resilienza, fattori che facilitano i processi decisionali, ed influenzano il raggiungimento degli obiettivi. Una descrizione più dettagliata della storia della Mindfulness e dei ambiti applicativi è possibile trovarla QUI.

Come la usiamo

Il nostro approccio mira a connettere gli elementi di un’organizzazione attraverso il tipo di cultura e, di conseguenza, il tipo di comunicazione/relazione, in un circolo virtuoso che produce un miglior clima interno ed un maggior spirito cooperativo, favorendo i processi creativi ed il senso di appartenenza.

In un progetto complessivo, che vede quindi coinvolta l’intera organizzazione, il processo parte parallelamente sia nella logica top-down, sia nella logica bottom-up. Un simile approccio garantisce fin da subito un senso diffuso di cooperazione e fiducia; aiuta le persone a non sentirsi “oggetto” di formazione, ma soggetti attivi nella crescita sia personale sia dell’organizzazione cui sentono di appartenere.

La nostra premessa è che personale e professionale non sono realmente scindibili, se non per comodità di analisi teorica. Nella vita aziendale di tutti i giorni, ognuno porta con sé un sistema di valori, credenze, abitudini che in parte sono modificabili per adattarle al contesto specifico di quella specifica azienda, ma in buona parte giacciono in modo del tutto inconsapevole all’interno di ogni singolo dipendente.

Un’organizzazione che intende dare un nuovo impulso alle proprie risorse umane non può non tenere conto del benessere complessivo dei propri dipendenti. Tutti gli studi di natura economica evidenziano che un rendimento basso del proprio personale produce perdite di fatturato. Il basso rendimento, nel 90% dei casi è attribuibile allo stress generato sul luogo di lavoro. Lo stress, ampiamente oramai misurabile e verificabile, è generato soprattutto dagli stili di leadership e dalla quantità di lavoro da gestire (nelle organizzazioni che funzionano).

La Mindfulness consente ad ogni singolo membro dell’organizzazione di sentirsi parte di essa, di diventare consapevole del proprio apporto, nel bene e nel male, al funzionamento dell’organizzazione stessa. Si impara così ad assumersi la propria responsabilità senza doverla necessariamente ricercare negli altri, si impara a gestire l’errore come occasione di apprendimento e non come esposizione alla condanna e alla conseguente punizione.

Se tutti possiamo sbagliare, allora tutti dobbiamo e possiamo avere la possibilità di imparare dai nostri errori. Se nessuno può fare da solo, allora si diventa consapevoli che ognuno ha bisogno degli altri per poter fare meglio e che si riesce meglio laddove la fiducia e la cooperazione sono valori incarnati nel quotidiano e non semplicemente trascritti sulle brochure aziendali.

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