Ma quanta fame hai?

Sei proprio sicuro che la tua fame sia fame di cibo?

Non immagini quante volte quella fame che pensiamo di poter colmare con qualche alimento, sia in realtà un “richiamo emotivo” che noi riempiamo masticando cibo.

Ti è mai capitato di fiondarti su un pacchetto di patatine e finirlo in un attimo? Quasi senza accorgertene?

Ecco, molto probabilmente non era fame o voglia di patatine…. qual era lo stato d’animo di quel momento?

Io l’ho provato sulla mia pelle. Quando arrivavo a casa stanco, con la testa piena e con un fondo di nervosismo dentro …. divano, patatine come con ci fosse un domani e tv. Ancora meglio se al posto delle patatine avevo in casa quelli che “se non ti lecchi le dita …” Sarei stato capace di mangiarne fino a scoppiare se non ci fosse stato nessuno a fermarmi e … a farmi sentire in colpa.

E questo è l’altro passaggio importante: a volte dopo aver ingurgitato schifezze varie o anche solo aver mangiato tanto, ci parte il senso di colpa, per esserci ingozzati, trattati male…. e forse per quella vocina interna (la mamma? Il papa? Un fratello/sorella?) che ci dice cose del tipo “ma dai, ma non vedi che stai ingrassando?”; “possibile che non riesci a controllarti?”; “ma è mai possibile che ti devi ridurre così?”; “ma cresci una buona volta! Sembri un maialino all’ingrasso”; e poi altre ancora…. A proposito: la tua “voce interiore” quale frase ti ripete?

Proprio per questo, bisogna che cominciamo a ri-diventare padroni delle nostre scelte alimentari. Per non cadere nelle trappole emotive: senso di vuoto – cibo a volontà – senso di colpa – giudizio negativo su di sé.

Ognuno di noi può, se lo desidera, cominciare a dare un significato diverso al proprio nutrirsi. Perché ci nutriamo non solo di cibo. Ma insieme a quel cibo, ci nutriamo di emozioni. E quelle emozioni hanno un impatto sul corpo. A noi scegliere quale impatto devono avere!!!

Io ho imparato che se mangio con rabbia il mio corpo ingurgita a volontà, oltre ciò di cui ha realmente bisogno. Se mangio che sono triste, mangio poco e più lentamente. Se sono eccitato non riesco a mangiare!

E tu? Quale emozioni governano il tuo mangiare?

Consapevolezza: assaporare il cibo, dandosi il tempo di sentirne l’odore, il sapore, la consistenza. Goderselo per davvero!

Guarda il nostro Per-Corso di Mindfulness-EAT. Facciamo proprio questo. Ti aiutiamo e supportiamo nell’imparare a godere del cibo; nel mangiare per il piacere di nutrire il corpo e l’anima. Imparerai che si può stare molto meglio con sé stessi, nutrendosi con amore gentilezza e consapevolezza.

La soluzione c’è. A te la scelta di coglierla.

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